Tic Tac, il voto ad orologeria!

 

Conto alla rovescia
Conto alla rovescia

Stanchi di studenti che non consegnano il lavoro e tatticamente stanno a casa saltando verifiche e interrogazioni? Alcune semplici e divertenti idee per lasciare a loro la responsabilità.

Il voto a orologeria

E’ una tecnica che si può utilizzare per punire le fastidiosissime consegne in ritardo.

La soluzione più semplice sarebbe, ovviamente, non ammettere la consegna in ritardo, ma se per qualche ragione non possiamo farne a meno, dobbiamo evitare che si creino ingiustizie. “Perché lui, che ha consegnato in ritardo, ha un voto identico al mio che mi sono impegnato in tempo?”.

In cosa consiste allora il voto ad orologeria? Consiste nel fare in modo che il voto massimo si abbassi con l’aumentare del ritardo. Se lo studente consegna in tempo il voto massimo è 10. E se consegna in ritardo? Il voto massimo passa a 8, a 6 o a quello che decidiamo a seconda del ritardo. Così limiteremo le ingiustizie.

Se per la consegna dei lavori utilizzate una piattaforma come Moodle, siete facilitati perché avete a disposizione un sistema che memorizza automaticamente i tempi.

Il voto anticipato

Quando un ragazzo salta un compito o la consegna di un lavoro, tante volte diventa faticoso doverlo inseguire per averlo. Se si ritiene che il lavoro sia importante si può utilizzare il voto anticipato.

In cosa consiste? Quando il lavoro viene assegnato si mette allo studente un bel due nel registro, e solo quando il lavoro viene consegnato il due verrà sostituito con il voto effettivo. Lo studente salta la consegna? Peggio per lui!

Dopo tutto quando si lavora se non si consegna nulla non si viene pagati. A scuola invece il nulla, quando non viene conteggiato, viene premiato perché non fa media.

La somma dei voti

Siamo già abituati a calcolare il voto di un ragazzo in un compito utilizzando delle griglie di valutazione che i ragazzi conoscono. Ad esempio un compito può essere fatto di cinque esercizi, due punti per esercizio e a seconda della qualità delle risposte, sommando i punteggi, arriviamo al voto.

Perché non fare lo stesso anche con i voti di un quadrimestre? Quattro compiti/interrogazioni/verifiche, quattro voti fino a 2,5. Si sommano i risultati e si arriva a 10. Se qualcuno salta un compito è quindi costretto a recuperare.

Conclusioni

L’anno scorso ho provato tutti e tre questi metodi: i primi due si sono rivelati interessanti, mentre nel terzo caso ho fatto un passo indietro, non mi convinceva del tutto perché non considerava l’andamento scolastico e l’impegno. Mi sembra comunque interessante cercare di avvicinare la valutazione ai meccanismi della vita reale che i ragazzi troveranno naturalmente finita la scuola.

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