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Education 2.0: educazione ed innovazione a Firenze

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scuola ed innovazione tecnologica: mai come oggi il legame tra questi due ambiti si è rivelato indispensabile. Si fonda su questo assunto l’iniziativa di Education 2.0, una community online sul mondo della scuola, nella quale gli attori dell’educazione e della formazione possono incontrarsi e condividere le proprie esperienze, attraverso l’invio di articoli e commenti.

Venerdì 26 ottobre 2012, al Palazzo Medici-Riccardi di Firenze, si è svolto il terzo convegno nazionale di Education 2.0, che anche quest’anno ha raccolto le idee e le pratiche innovative di scuole e docenti.

I lavori sono stati aperti da Luigi Berlinguer, che ha esortato gli insegnanti a porre maggiore attenzione all’innovazione educativa della scuola, dando risalto alla funzione centrale dell’apprendimento e debellando quella che l’eurodeputato ha definito “tecnofobia”, ovvero l’insensibilità dell’istituzione scolastica nei confronti della rivoluzione tecnologica oggi in corso.

“E’ un’idea di società questa, non solo di scuola”, sono queste le parole che hanno dato il via alla discussione tenutasi attorno alla tavola rotonda “Inclusione e integrazione”. Nello specifico, si è dibattuto riguardo alle modalità di inserimento nel contesto scolastico dei bambini affetti da disabilità, attraverso lo strumento delle nuove tecnologie. Sono stati presentati, a questo proposito, progetti di didattica domiciliare per bambini lungodegenti e iniziative di role playing, mirate ad “accompagnare le autonomie”, ovvero a far capire al bambino che il suo inserimento sociale è possibile.

Su toni diversi si è svolta la presentazione dei progetti nell’ambito “Professione docente: curricolo e trasversalità”. Qui i temi hanno spaziato dal protagonismo degli studenti nella scuola moderna alla continuità del curricolo dello studente, credenziale fondamentale per una formazione significativa. Non è mancata, inoltre, una ripresa dei concetti espressi da Luigi Berlinguer in mattinata, nello specifico in merito all’importanza dell’analisi del contesto all’interno del quale studenti e professori si devono muovere, in modo da dare senso alla varietà delle esperienze di ognuno degli attori coinvolti.

Da quest’ultimo tavolo di discussione, ma in generale dallo spirito del convegno, si è evinta l’importanza degli investimenti sulla formazione degli insegnanti, ma soprattutto dell’innovazione non in quanto mera sperimentazione, ma in quanto creazione di una rete che coinvolga tutti coloro che fanno parte degli ambienti scolastici.

-Stefano Cazzaro-