A volte le ore di supplenza sono critiche: è, infatti, davvero difficile entrare in una classe che non si conosce e pensare di fare qualcosa di utile. In più, se ci si trova a dovere fare l’appello la mattina, le cose si fanno ancora più complicate!
Nomi e cognomi stranieri, impronunciabili e con accenti impossibili saranno lì, scritti nero su bianco sul registro di classe, pronti a tendervi un agguato. E i legittimi proprietari saranno, a loro volta, tesi, carichi e in attesa che, come tutti gli altri prof, li pronunciate nel modo sbagliato. Un vero e proprio campo minato!
Che fare allora? Che ci sia un modo di trasformare questa trappola mortale in una opportunità?
Certo! Esiste un semplice trucchetto, affinato in anni e anni di esperienza dal mio collega “MR” e messo gentilmente a vostra disposizione, che vi permetterà non solo di salvare la faccia, ma anche di uscirne a testa alta. Da vincitore.
È molto semplice: fate leggere l’elenco dei nomi direttamente ai ragazzi! Questo vi darà, da un lato, la certezza che tutti i nomi e i cognomi saranno pronunciati nel modo corretto, e, in più, durante l’appello voi potrete focalizzarvi su qualche studente che vi colpisce e memorizzare il suo nome. Durante la lezione, poi, potrete riutilizzare qualcuno dei nomi imparati (anche solo per fare una domanda) e, in questo modo, genererete ondate di incredulità, stupore positivo e interesse: “Ma come è possibile? È qui da 10 minuti e già si ricorda i nostri nomi, quando gli altri professori ancora non se li ricordano dopo 2 anni? Fantastico!”.
E gongolandovi un po’ nel ruolo del grande mago, potrete godervi l’ammirazione e, allo stesso tempo, aumentare il successo della lezione, qualunque essa sia.