Il compito autentico

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Se sapete cosa è il compito autentico potete saltare questa prima parte introduttiva e passare alla seconda parte.

Per chi invece non sapesse di che si tratta parto da una definizione che mi sembra abbastanza completa: “Il compito autentico è un compito che prevede che gli studenti costruiscano il loro sapere in modo attivo ed in contesti reali e complessi e lo usano in modo preciso e pertinente, dimostrando il possesso di una determinata competenza”. In parole semplici: una normale attività della vita reale, ricca e splendida, in cui si utilizzano tutte le capacità acquisite e la creatività per risolvere un problema vero.

A scuola in genere le cose funzionano al contrario del compito autentico. Nella vita reale Thomas Edison, inventore della lampadina, ha provato 10000 volte a bruciare fili di tungsteno prima di scoprire come fare quello giusto. Poi una volta arrivato alla soluzione ha preso un pezzo di carta e ha scritto tutti i passi per arrivare costruirla. In classe si parte dal concetto di lampadina già esistente, si spiega di cosa si tratta e come funziona. Manca un po’ tutto quello che ha motivato Edison: il bisogno e l’intuizione che l’ha spinto a crederci anche dopo 10000 fallimenti, la soddisfazione di scoprire qualcosa e la possibilità di usare tutte le sue risorse per risolvere il problema.

Se nella vita reale quindi risolvere problemi veri è più interessante e dà più soddisfazione che non studiare a scuola, come posso rendere un compito che affido ai miei ragazzi il più autentico e interessante possibile?

Come realizzare un compito autentico

Il metodo proposto non vuole essere IL metodo ma solo un metodo per farlo. Ogni compito autentico è altamente personalizzato in quanto con le stesse premesse e con le stesse regole ognuno di noi realizzerà un compito diverso dagli altri e, anche se non sarà il migliore, sarà perfetto perché pensato e personalizzato in base alle nostre conoscenze e ai nostri studenti. Se volete potete anche “ispirarvi” a compiti realizzati da altre persone.

La ricetta per preparare il compito è molto semplice.

Ingredienti: Un argomento da trattare a vostra scelta, il kit delle competenze, word o un foglio di carta e Internet

Ricetta: Scrivi l’argomento in cima alla pagina e descrivi brevemente come lo spiegheresti normalmente. Poi apri il kit delle competenze e scegli una delle competenze o un elemento della motivazione che ti ispira.

Rileggi l’argomento scelto e leggi le domande relative alle competenze scelte. Ad esempio se tu avessi scelto “Competenza digitale” potresti domandarti “Si può utilizzare la tecnologia in modo creativo per imparare l’argomento scelto?”.

Pensaci qualche secondo in modo che ti venga in mente qualcosa. Quindi scrivilo sotto all’argomento.

Ripeti l’operazione con tutte le competenze e con tutte le domande sulla motivazione che desideri e modifica se ritieni opportuno anche quello scritto in precedenza in quanto potrebbe venirti una idea migliore.

Quando pensi di avere creato un bel compito rispondi alle domande nelle parti finali del kit delle competenze che riguardano che le tempistiche, le modalità di svolgimento e la valutazione per decidere come organizzarlo concretamente.

Infine lascia decantare per qualche minuto distraendoti e facendo altro e rileggi l’esercizio che hai pensato ponendoti la domanda finale: “Farei io questo compito?”

Buon divertimento!

Esempi e riferimenti:

4 pensieri su “Il compito autentico

  1. Effettivamente l’idea di introdurre gli argomenti a partire da una motivazione più o meno esplicita potrebbe fornire una maggiore gradevolezza all’argomento ed essere quindi più interessante per gli alunni.

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